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L’OCULISTA RISPONDE - DISCUSSIONE

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Albinismo Nistagmo e intervento di cataratta

Discussione avviata da salvoSpeciale il 30 maggio 2010

Buongiorno,
Complimenti per il vostro utilissimo servizio.

Vorrei chiedere alcune informazioni.
Mio padre, 72 anni, è albino dalla nascita affetto anche da nistagmo ad entrambi gli occhi. Ha sempre avuto un ridotto visus. Adesso con l’età manifesta un ulteriore calo legato all’opacizzazione del cristallino, la cataratta, già diagnosticata dopo visita oculistica presso un ambulatorio privato.
Necessiterebbe quindi dell’intervento per la sostituzione del cristallino.
Vorrei sapere, se vi è possibile:

quali sono i rischi di questo intervento?
Si possono ritenere sensibilmente superiori allo stesso intervento effettuato in un occhio normale?
E’ necessaria anestesia per avere la certezza che l’occhio sia fermo durante l’intervento?
E’ più sicuro un intervento in ospedale (anche se in Sicilia le liste di attesa sono lunghissime) oppure è possibile in regime ambulatoriale?
E’ possibile la sostituzione del cristallino con uno graduato per correggere il ridotto visus?
Potreste indicarmi e/o consigliarmi un centro di eccellenza in Sicilia o vicinanze dove far operare mio padre.

Chiedo scusa per le numerose domande ma sono molto preoccupato vista la patologia di mio padre.

Vi ringrazio per la vostra cortesia.

Saluti
Salvatore Speciale

risposta dell'oculista

re: Albinismo Nistagmo e intervento di cataratta

Risposta di Oculista

Scritto il 31 maggio 2010

Gentile utente, l’intervento di cataratta, come qualsiasi intervento chirurgico, può comportare dei rischi. Le complicanze possono insorgere preoperatoriamente intraoperatoriamente o nel post operatorio. Tra le complicanze, la più temibile, è l’endoftalmite che consiste in una grave infezione del bulbo oculare. In ogni caso, la possibilità di attingere a diverse tecniche chirurgiche oggi disponibili riduce notevolmente i rischi connessi all’intervento.
Tuttavia vanno sempre valutati i rischi e i benefici dell’intervento in base al singolo caso. Quindi, è importante valutare il tipo di cataratta per stabilire la tecnica chirurgica adatta. L’intervento si esegue, solitamente in anestesia locale e, a seconda dei casi, il chirurgo e l’anestesista opteranno per una anestesia peribulbare, iniettando un anestetico intorno alla regione orbitaria o una anestesia topica, instillando gocce di collirio anestetico prima e durante l’intervento.
L’intervento si esegue o in regime ambulatoriale o con la degenza di un giorno in relazione alle condizioni ed esigenze del paziente.
Dopo l’asportazione del cristallino opacizzato viene inserita una lente artificiale che corregge gli eventuali difetti visivi.
Tra i nostri riferimenti, nella sua regione, abbiamo le cliniche oculistiche dei Policlinici Universitari di Palermo (091/6553901), di Messina (090/2837060) e di Catania (095/311676). Rivolgendosi a questi certi si potrebbe effettuare una valutazione anato-funzionale delle strutture oculari di suo padre.
Cordiali saluti iapb Italia onlus.

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