calazio entrambi occhi bimbo 21 mesi
Discussione avviata da ilariatarquini il 25 ottobre 2009
Il mio bambino di 21 mesi ha iniziato ad avere rossore agli occhi il 13 o il 14 ottobre, pensando ad una congiuntivite, visto che la sua gemella l’aveva ancora in corso, abbiamo iniziato a dargli, su consiglio del pediatra prima il tobral poi il tobradex. Visto che la situazione peggiorava il 17 ottobre lo abbiamo portato in ospedale dove l’oculista gli ha riscontrato una congiuntivite catarrale. Abbiamo iniziato a curarlo con exocin pomata solo la sera e oftaquiuix collirio 4 volte al giorno. La situazione andava sempre peggiorando finchè la notte tra il 20 e il 21 ottobre si è svegliato piangendo per l’impossibilità di aprire gli occhi causata da un grande gonfiore. le palbebre erano molto arrossate e la parte inferiore con le ciglia era completamente dentro l’occhio. Siamo tornati all’ospedale dove un diverso oculista ha confermato la congiuntivite e ci ha prescritto solo colbiocin pomata 4 volte al giorno più l’antibiotico augmentin 2 volte al giorno. Due giorni dopo gli occhi erano sempre più gonfi, siamo tornati in ospedale e l’oculista (lo stesso che lo aveve visitato la prima volta) ci ha detto che si tratta di calzzio. Ci ha detto di somministarare solo exocin pomata tre volte al giorno e di continuare con l’antibiotico. Tutto questo di nuovo senza nessun risultato. Il bambino è disorientato, non mangia, soffre per la luce e continua ad avere gli occhi completamente chiusi. Passa la giornata in braccio, addormentandosi di tanto in tanto. Somministare la pomata è difficile ma ci riusciamo. Solleviamo la palpebra (l’occhio non riusciamo a vederlo) la spalmiamo sulla carne che fuoriesce per poi richiuderla (ci ha spiegato l’oculista come fare). Siamo preoccupati, anche se il medico ci ha spiegato che il calazio non compromette la vista la situazione non da segni di miglioramento, e non so quanto potremo andare avanti in questo modo, soprattutto senza cibo o quasi.
Avremmo bisogno di un consiglio per capire come procedere,
grazie,
Ilaria.

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