epiteliopatia retinica diffusa (o CRSC?)
Discussione avviata da tex il 9 marzo 2005
(44 anni, non diabetico). Tre anni fa circa si manifestò un alone di colore verdastro (guardando su luce bianca tipo neon) all’occhio dx (ero in cura con abbondante cortisone endovena a causa di un attacco acuto di ernia del disco, stress rilevante). Un oculista mi diagnosticò una corioretinopatia sierosa centrale (CRSC): diamox e mirtivut forte, l’alone si ritrasse, lasciando un’area oscura (più d’una, scotoma) a lato della macula, riacquistai i 10/10 di vista persi. Due anni dopo avvertii un nuovo cambiamento; fluorangiografia: aree di iperfluorescenza a comparsa precoce, diagnosi: epiteliopatia retinica diffusa (10/10 conservati).
Un mese fa circa noto un allargamento della macchia, nuova manifestazione dell’alone di colore verdastro, OCT evidenzia distacco del neuroepitelio dall’epitelio pigmentato, ancora lontano dalla zona maculare. Flantadin per 15 gg. (insufficiente), l’alone avanza verso il centro. L’edema non si arresta: kenacort parabulbare, dopo 15 gg. l’edema è vicino alla fovea; altra parabulbare, l’edema avanza lentamente [(10/10 a rischio), io ho aggiunto il diamox, pensando all’effetto positivo che mi provoco tre anni fa]. L’oculista mi sta prospettando l’ipotesi (certezza) di una fotodinamica. Vorrei un parere: che cosa comporta? Occorre farla ad ogni costo? E’ meglio attendere, sperando in un riassorbimento dell’edema (come avvenne tre anni fa)? La fotodinamica mi assicurerebbe la soluzione definitiva, anche se l’edema ha già raggiunto la fovea?
(Ho qualche punto di assenza di campo visivo all’occhio sx).
Grazie anticipatamente.