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L’OCULISTA RISPONDE - DISCUSSIONE

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edema dopo lasik

Discussione avviata da ziodaniele80 il 13 maggio 2012

salve,
sono stato sottoposto ad intervento lasik con intralase.
occhio dx tutto ok occhio sx problemi durante l’intervento per la creazione del flap. mi è stata applicata una lente a contatto che mi è stata rimossa una settimana dopo.
alla visita appunto dopo una settimana mi è stato detto che vi è un edema all’occhio sx. ora siamo a 26 gg dall’intervento e vedo molto sfocato dal sx oggi in maniera particolare. il visus è peggiorato rispetto agli altri giorni.può l’edema determinare queste fluttuazioni? quanto tempo impiega un edema a riassorbirsi? ho letto sul vostro sito che può essere anche permanente. esistono dei colliri specifici x curare l’edema? grazie
terapia:
etacortilen 3 volte al dì
bluyal a 6 volte al di
dicloftil 1 volta al di
aminoftal cpr 3 volte al di

risposta dell'oculista

re: edema dopo lasik

Risposta di Oculista

Scritto il 14 maggio 2012

Gentile utente, la presenza di èdema corneale indica un aumento del contenuto prevalentemente acquoso all’interno della cornea, in particolare nel suo strato centrale detto stroma (aumenta tra le cellule che lo compongono, dette cheratociti).La trasparenza della cornea è dovuta alla sua struttura e al suo contenuto (acquoso). Quest’ultimo è finemente regolato dall’endotelio (strato più interno): grazie a delle pompe naturali viene regolata la giusta quantità di liquidi e sali all’interno della superficie trasparente dell’occhio posta davanti all’iride. La diminuzione della trasparenza corneale comporta un’alterazione della visione che va dall’appannamento fino alla perdita dell’acuità visiva (la sensazione è quella di vedere attraverso un vetro smerigliato); la sua gravità dipende dal grado di edema, cioè da quanto liquido in eccesso è presente nella cornea.
La terapia specifica per l’edema corneale consiste, a livello topico, nell’instillazione di colliri, detti iperosmotici, capaci di ‘richiamare’ acqua fuori dalla cornea. Se l’edema è causato da uno scompenso endoteliale, la soluzione definitiva è la sostituzione dello stato mediante un trapianto lamellare profondo.
Nel suo caso specifico è bene continuare il trattamento farmacolgico, dal momento che è pasato poco tempo dall’intervento, e monitorizzare la situazione anatomo-clinica corneale con valutazioni obiettive mediante esame biomicroscopico.
Cordiali saluiti

IAPB Italia onlus.

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