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L’OCULISTA RISPONDE - DISCUSSIONE

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Haze corneale

Discussione avviata da luciodrb il 16 febbraio 2012

Gentile dott.,
le scrivo per chiederle le ultime novità sulla cura di un haze post Prk.
Le spiego:
mi sono sottoposto circa 8 anni fa ad un intervento di prk per corregere un’ipermetropia di 5 diottrie e un astigmatismo di 2, l’anno dopo ho avuto un ritocco per sopperire ad una regressione; circa 3 anni dopo a causa dell’haze manifestatosi mi hanno operato con tecnica PTK che sarebbe dovuta essere risolutiva, ma ciò non è accaduto.
Oggi ci sono filoni di ricerca per la risoluzione di questo tipo di problematiche?

Grazie per l’attenzione
Lucio

risposta dell'oculista

re: Haze corneale

Risposta di Oculista

Scritto il 17 febbraio 2012

Gentile utente, per il trattamento dell’haze post prk è possibile effettuare ritrattamenti dopo aver eseguito uno studio anatomo-clinico dettagliato dello stato corneale. In ogni caso dovrebbe essere inquadrata la sua situazione attuale per poter eventualmente fornire l’indicazione ad un nuovo trattamento. La PTK (Fotocheratectomia a scopo terapeutico) può essere utile per eliminare in modo incruento le zone opache presenti sulla cornea mediante escissione o ablazione del tessuto corneale
Cordiali saluti
IAPB Italia onlus.

re: Haze corneale

Risposta di luciodrb

Scritto il 17 febbraio 2012

Il mio spessore corneale si è assottigliato a causa dei trattamenti precedenti che oggi non è più possibile effettuare un’ulteriore Ptk. Oltre al trapianto lamellare vi sono possibilità per tornare a vedere nitidamente?

Grazie
Lucio

risposta dell'oculista

re: Haze corneale

Risposta di Oculista

Scritto il 20 febbraio 2012

Gentile utente,
purtroppo se la cornea è molto assottigliata qualsiasi altro intervento con PTK risulta impossibile. Va inoltre effettuata di solito anche una microscopia endolteliale, per valutare la quantità e lo stato di salute delle cellule endoteliali della cornea. Le consiglio di consultarsi con l’oculista che la sta seguendo per vedere se è il caso di pensare ad un trapianto lamellare, data la complessità dell’intervento.

Cordiali saluti,
Iapb Italia onlus

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