re: Corioretinite di etiologia toxocariasi
Risposta di Oculista
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Scritto il 15 dicembre 2010
Gentile utente, i disturbi dipendono dalla localizzazione dei focolai infiammatori a livello della retina. All’esame del fondo oculare, nelle forme attive, si osserva la lesione caratteristica ossia il focolaio attivo di coroidite che ha un aspetto di nodulo sfumato biancastro sovrastato da vitreo torbido. A guarigione avvenuta, la lesione diventa un focolaio spento (cicatrizzato), a bordi netti e caratterizzato da alterazioni corioretiniche atrofiche con l’alternanza di chiazzette pigmentate con vitreo sovrastante rischiarato La coroidite può essere a focolaio unico, a focolai multipli e disseminati o diffusi. Nelle forme attive la terapia si avvale della somministrazione per via generale o locale (con iniezioni retro bulbari ossia infiltrazioni profonde dell’orbita all’interno del cono muscolare). Nelle forme più gravi si può utilizzare la ciclosporina. Le forme purulente richiedono un trattamento antibiotico intenso, perché in poche ore possono trasformarsi in endoftalmiti.
Nel caso del bambino bisognebbe verificare se le lesioni sono attive o se è una forma cronicizzata di corioretinite e valutare e quantificare gli esiti che ha comportato nella visione.
Cordiali saluti IAPB Italia onlus.