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Rosso, verde e blu (RGB) generano una luce bianca quando si sovrappongono

Colori, così si combinano le informazioni nella mente

Rosso, verde e blu (RGB) generano una luce bianca quando si sovrappongonoColori, così si combinano le informazioni nella mente Una ricerca conferma che le tonalità possono essere attribuite a oggetti diversi da quelli originari 9 ottobre 2009 – Nella mente ne vediamo… di tutti i colori. Almeno per chi ha la fortuna di possedere il più prezioso dei cinque sensi: parliamo della vista, attraverso la quale ci arriva circa l’80% delle informazioni sul mondo. Ebbene, secondo uno studio condotto negli Usa le qualità cromatiche sono distinte dall’oggetto stesso: il cervello riesce a separare questo tipo d’informazione e a farne poi uso separatamente. Quindi, si è studiato come vengano integrate cerebralmente diverse caratteristiche (forma, colore, posizione e velocità). “Il colore – ha dichiarato Steven Shevell dell’Università di Chicago – è nel cervello. Si tratta di un costrutto, così come sono costrutti i significati delle parole. Senza i processi neurali cerebrali non saremmo in grado né di comprendere i colori degli oggetti né le parole di una lingua che non conosciamo”. Il cervello ha difficoltà a integrare segnali contraddittori; generalmente il problema viene risolto sopprimendo l’informazione proveniente da un solo occhio. Nel corso delle sperimentazioni si è usato allora un sistema che consentiva di ‘cancellaré in modo selettivo solo la forma di un oggetto, ma non il suo colore, per vedere cosa accadesse. Mentre all’occhio destro è stato presentato un disco rosso intervallato da righe grigie orizzontali, all’occhio sinistro è stato mostrato un disco verde inframezzato da righe grigie verticali. Sono state poi cancellate le righe grigie che vedeva l’occhio destro: è rimasto un cerchio rosso uniforme. Curiosamente il cervello ha combinato le informazioni provenienti dai due occhi ottenendo un cerchio composte da righe verdi e righe rosse verticali (laddove, invece, erano grigie). Questo semplice esperimento dimostra che avviene una combinazione a livello neurale. Dunque, i colori sono il frutto di un processo attivo della mente e non solo di una mera percezione sensoriale da parte delle cellule della retina (coni e bastoncelli). Referenza originale: “Color-Binding Errors During Rivalrous Suppression of Form“, Psychological Science, 2009 Sep;20(9):1084-91, by Steven Shevell and Wook Hong.

Fonte: University of Chicago

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