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Leggere col cervello

EncefaloLeggere col cervello
Le parole sono considerate entità distinte dalla corteccia visiva che le riconosce


26 maggio 2009 – La lettura va fatta… col cervello: è l’organo che contiene le nostre parole, che vengono però percepite come entità distinte. ù quanto sostengono ricercatori dell’Università di Georgetown (Usa), i quali nella corteccia deputata alla visione hanno individuato neuroni specializzati nell’elaborazione delle parole scritte.Ottotipo: tabella per misurare lacuità visiva grazie alle lettere

Per condurre la ricerca si è studiata l’attività cerebrale grazie alla risonanza magnetica funzionale di diversi volontari, di cui sono state studiate le variazioni del flusso ematico che arriva alla corteccia visiva (parte della quale si occupa delle parole). Termini che differiscono per una sola lettera, come ‘casa’ e ‘cosa’ attivano gruppi di neuroni diversi: le due ‘fotografié del cervello non sono sovrapponibili, come se i due vocaboli fossero del tutto differenti.

Questa scoperta fornisce ulteriori indizi sulla lettura: potrà consentire di diagnosticare più precocemente eventuali disturbi, consentendo di trattare ad esempio con maggiore efficacia disturbi come la dislessia.

“La lettura è basata su rappresentazioni neurali che dipendono dall’esperienza – ha assicurato il direttore della ricerca, Maximilian Riesenhuber, del laboratorio di neuroscienze cognitive -. L’evoluzione non ci ha inserito nel cervello un piccolo dizionario”. Infatti, sembra funzionare in un altro modo: soprattutto per associazioni d’immagini invece che per lemmi sistemati in ordine alfabetico.

Fonti: Neuron ( Cell ), Georgetown University Medical Center.

Numero Verde di assistenza oculistica (tutte le mattine dei giorni feriali, dalle 10 alle 13). Risponde un medico oculista se si scrive anche nel forum del sito della IAPB Italia onlus . Nota: per variare la dimensione dei caratteri premere il tasto Ctrl assieme ai tasti +/- oppure girare la rotellina del mouse mentre si tiene premuto Ctrl.

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