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Quirinale

Il Quirinale apre la porte ai ciechi e alla prevenzione

Quirinale, più prevenzione e attenzione ai disabili

Il 3 dicembre l’Agenzia internazionale per la prevenzione della cecità-IAPB Italia onlus e l’Unione italiana dei ciechi e degli ipovedenti dal Presidente della Repubblica Mattarella
Il Presidente della Repubblica Mattarella nella Sala dei Corazzieri (Foto Quirinale, 3 dicembre 2015)
La prevenzione della cecità entra al Quirinale assieme ai non vedenti. Giovedì 3 dicembre il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha incontrato, nel Salone dei Corazzieri del Quirinale, una nutrita delegazione dell’Agenzia Internazionale per la prevenzione della cecità-IAPB Italia onlus e dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti.
“Una piena inclusione delle persone con disabilità visiva – ha dichiarato il Capo dello Stato – passa attraverso alcuni nodi centrali. Sono essenziali, in particolare, i temi dell’istruzione, del lavoro e della prevenzione”. “Di grande rilievo – ha ammonito Mattarella – è il tema della ricerca e della prevenzione. Le statistiche ci dicono che quasi l’80% delle minorazioni della vista possono essere curate o prevenute. Non ci deve stancare mai di sottolineare quanto importanti siano, per il nostro Paese, gli investimenti per la ricerca. Una ricerca che deve anche riguardare le malattie visive, insieme alle altre. Allo stesso tempo devono essere impegnate tutte le possibili energie per la prevenzione e la diagnosi precoce. Con un’efficace campagna di informazione, che promuova la possibilità per tutti, penso soprattutto ai meno abbienti, di accedere, con facilità, a visite e a controlli oftalmici”. L’evento si è aperto col discorso del Presidente della IAPB Italia onlus, l’ avv. Giuseppe Castronovo : “L’Organizzazione Mondiale della Sanità stima che, nel mondo, siano 39 milioni le persone cieche e 246 milioni le persone ipovedenti. Cataratta, glaucoma, degenerazione maculare e retinopatia diabetica sono le patologie più diffuse e ricorrenti: cause di cecità e di ipovisione eliminabili” in molti casi. Tuttavia servono “adeguate politiche di prevenzione e di sostegno alle iniziative da noi messe in campo”. “Il nostro impegno è – ha proseguito l’avv. Castronovo – quotidiano, convinto e appassionato per strappare dalla terribile condizione di cecità tutte le persone, bambini, giovani e anziani, per i quali gli interventi preventivi possano essere essenziali ed efficaci; sogniamo non tanto di cancellare la parola cecità, ma quanto di contribuire a ridurre, nel nostro Paese e nel mondo, il numero dei non vedenti, consapevoli che la cecità assoluta è una delle condizioni fisiche e sociali di maggiore gravità”. Dopo la recita di una poesia da parte di Francesco Licandro (un bambino non vedente del Comitato della IAPB Sicilia), ha preso la parola il Presidente Nazionale dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti Mario Barbuto, il quale ha ironicamente sottolineato che le celebrazioni per i disabili sarebbe bello che si ripetessero tutti i giorni. Infatti la dignità del disabile e il suo amore per la vita sono essenziali. Così come lo sono l’accessibilità e l’inclusione. Il tutto anche all’insegna dell’altruismo: come ha affermato Mattarella, “non c’è cecità peggiore di chi chiude gli occhi di fronte alle difficoltà degli altri. Aiutare gli altri è un arricchimento della propria vita”.

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