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Immersione con bombole (foto: Gingio, Fonte: Flickr)

Il pesce cieco che ‘aiuta’ i militari

Immersione con bombole (foto: Gingio, 

Fonte: Flickr)”  class=”left”  src=”https://iapb.it/wp-content/uploads/2009/03/Immersione-subacquei-Aut_Gingio-Fonte_Flickr_Portofino-diving.jpg” width=”300″ height=”225″ />Il pesce cieco che ‘aiuta’ i militari  </strong></span>   <span > <strong> Si stanno studiando i sensori dell’animale che si muove agevolmente nell’acqua </strong></span>      <em><span >26 marzo 2009</span></em><span > – Proprio perché è cieco ha un’importanza particolare per la ricerca. Attenzione, però, perché stiamo parlando di un pesce: lo stanno studiando ricercatori e militari americani per mettere a punto apparecchiature più sofisticate dei sonar. Infatti, madre natura lo ha dotato di particolari sensori che gli consentono di muoversi nell’acqua agevolmente e che, in futuro, potranno essere utili per ‘orientarsi’ sott’acqua. Ne ha dato notizia il <em>Georgia Institute of Technology </em>nel suo sito internet.</span>      <span >Il pesce cieco sfrutta dei piccoli peli coperti di gel per captare i lievi movimenti del mare: ciò gli consente di <img decoding=individuare oggetti ed altri esseri viventi, riuscendo così a muoversi agevolmente negli abissi. Gli scienziati già hanno ‘fiutato’ le potenzialità di una tecnologia capace di riprodurre questa straordinaria dote naturale, che serve naturalmente anche per localizzare le prede: sicurezza portuale, sorveglianza subacquea, rilevamento anticipato degli tsunami, messa a punto di attrezzature per ispezionare pozzi petroliferi, navigazione sottomarina e ricerca oceanografica. Ma non si può escludere che, un giorno, anche i non vedenti potranno sfruttare questo dispositivo (ora solamente sperimentale) per compiere più agevolmente le immersioni nelle profondità marine.

Fonte: Georgia Institute of Technology (USA)

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