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Come dimezzare il rischio depressione da AMD

Secondo un nuovo studio americano la riabilitazione visiva “integrata” consente di ottenere risultati migliori

La riduzione delle capacità visive fino all’ipovisione e alla cecità può trasformarsi in un dramma psicologico. In particolare può causare depressione, ma questo rischio può essere dimezzato grazie una riabilitazione visiva “integrata”, che comprenda anche una psicoterapia. A stabilirlo è uno studio americano pubblicato sulla rivista Ophthalmology che– finanziato dal National Eye Institute – ha coinvolto ipovedenti colpiti da AMD (degenerazione maculare legata all’età).

L’importanza dello stile di vita

Solo negli Usa si stima che circa due milioni di persone ultracinquantenni siano diventate cieche a causa di questa malattia retinica, mentre complessivamente otto milioni di persone sono agli stadi iniziali di AMD che – oltre a ragioni genetiche – ha anche cause modificabili: bisogna smettere di fumare, praticare regolarmente esercizio fisico e mangiare alimenti ricchi di vitamine e acidi grassi (omega-3 e omega-6, contenuti soprattutto nel pesce).

Il rischio depressione dei malati

Con un’importante riduzione delle capacità visive centrali non si riesce più a guidare, a riconoscere i volti, a leggere, ecc. Di conseguenza diventa più facile rinchiudersi in casa e si rischia di cadere in depressione: ciò avviene in circa un terzo delle persone colpite a entrambi gli occhi da AMD.

L’attivazione comportamentale per gli ipovedenti

Sugli ipovedenti partecipanti allo studio statunitense una strategia psicologica denominata “attivazione comportamentale” ha avuto un esito positivo nella metà dei casi. I 188 partecipanti sono stati reclutati presso un ospedale di Philadelphia: avevano in media 84 anni, in un caso su due vivevano soli ed erano in maggioranza donne (70 per cento). Tutti avevano una vista inferiore ai tre decimi scarsi con la migliore correzione visiva possibile (ossia con le lenti più adatte). I partecipanti manifestavano leggeri segni depressivi e, dunque, erano a rischio di sviluppare una depressione clinica sulla base dei questionari somministrati.

Approccio riabilitativo globale

In generale si è constatato che una riabilitazione globale, che tenga conto della totalità della persona, dà buoni risultati. Infatti un intervento integrato sull’ipovedente – che comprenda anche aspetti di tipo psicologico – ha dimezzato l’incidenza dei disturbi depressivi nelle persone colpite da AMD, malattia che danneggia il centro della retina. “Man mano che la popolazione invecchia – si legge nelle conclusioni dello studio anticipato on-line nel sito di Ophthalmology – aumenteranno il numero di persone affette da AMD e gli effetti collaterali di una depressione associata. Promuovere l’interazione tra oculista, l’optometrista, specialisti in riabilitazione, psichiatri e psicologi comportamentali può prevenire la depressione”. è una strategia utilizzata per superare o per evitare la depressione: consiste nell’identificare e svolgere attività piacevoli, stimolanti e, dunque, attivanti che aiutano a uscire da uno stato di passività e di inedia.

Fonti: Ophthalmology, National Eye Institute

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