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Allergie, il vademecum anti-pollini

polliniAllergie, il vademecum anti-pollini L’Ospedale Bambino Gesù dispensa consigli per le famiglie: bisogna limitare l’esposizione agli allergeni soprattutto il primavera 11 marzo 2015 – L’impennata delle allergie degli ultimi anni, soprattutto tra i più giovani, è ormai un dato di fatto. A livello oculare sono più frequenti che in passato le congiuntiviti allergiche. Tra le ipotesi avanzate c’è quella dell’inquinamento ambientale oltre, naturalmente, alla predisposizione genetica. In caso di fenomeni allergici a livello oculare è importante non solo sottoporsi a una visita oculistica di controllo, ma rivolgersi anche a un allergologo (che potrà prescrivere il cosiddetto “vaccino“ e/o farmaci antistaminici). Qualunque sia la causa, in vista della primavera è opportuno adottare una serie di accorgimenti per limitare l’esposizione ai pollini e ad altri allergeni. Un milione e mezzo di bambini e ragazzi soffrono di allergie nasali e pollinosi, mentre almeno un milione sono i giovani minorenni affetti da asma. Il fenomeno allergie tra marzo e aprile – quando cipressi, mimose, ulivi, parietarie e graminacee rilasciano i loro pollini in grande quantità – subisce un’impennata e diventa un problema per milioni di persone, adulti e piccoli. All’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù, centro specializzato per la diagnosi e cura di tutte le patologie allergiche, ogni anno vengono trattati circa 8.000 bambini e ragazzi, la metà dei quali proprio per la pollinosi. Ecco i dieci consigli indirizzati alle famiglie per evitare i pollini, limitando le relative allergie che essi provocano: 1. Evitare in primavera i prati, i campi coltivati e i terreni incolti. 2. Evitare, se possibile, nel periodo critico di andare o vivere in campagna. Evitare le gite nelle ore mattutine, soprattutto nei giorni di sole con vento e tempo secco. 3. Scegliere le ferie preferibilmente nel periodo in cui sono più forti i disturbi, per recarsi al mare o in alta montagna. Ricordare che nelle medie altitudini (600-1000 metri) le stesse piante liberano i pollini circa un mese più tardi rispetto alla pianura. 4. Evitare per le vacanze le zone di aperta campagna. Preferire per le passeggiate il sotto bosco dove, più difficilmente giunge il polline. 5. In auto, se possibile, tenere i finestrini chiusi e accendere, dopo aver verificato la pulizia dei filtri, i sistemi di condizionamento. 6. Nel periodo critico praticare sport preferibilmente in luoghi chiusi, palestre e piscine coperte. 7. Non tagliare l’erba del prato nel periodo di malessere e non sostare nelle vicinanze quando altri tagliano, o hanno tagliato l’erba. 8. Nel periodo critico evitare la bicicletta o il motorino. Possono essere utili mascherine a copertura di bocca e naso. Indossare occhiali da sole. Cappelli con visiera. 9. Durante la stagione pollinica, cambiarsi i vestiti rientrando in casa, fare lavaggi endonasali [ossia delle narici e dei seni nasali], doccia e sciacquare il viso e i capelli. 10. Evitare il contatto con il fumo di tabacco e, in quel periodo, anche con polveri o peli di animali domestici.

Fonte di riferimento: Ospedale Bambino Gesù

Ultima modifica: 1 aprile 2015

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