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Allarme allergie primaverili

Allarme allergie primaverili Aumentate anche in età infantile: il 10% dei bambini è sensibile a pollini e polveri 23 marzo 2010 Occhi rossi, lacrimazione eccessiva, prurito oculare e sensazione di corpo estraneo nell’occhio. Sono alcuni dei segni e dei sintomi della congiuntivite allergica, una delle patologie che colpiscono la popolazione con sempre maggiore frequenza sin da quando si è piccoli. Secondo l’Ospedale Bambino Gesù di Roma, infatti, le allergie in età infantile sono più diffuse che in passato: dieci bambini su cento sono sensibili ai pollini e alle polveri. Anche secondo l’Istat si tratta di una malattia cronica importante, dato che colpisce complessivamente il 10,7% della popolazione, non solo nella fascia da 0 a 14 anni (in misura del 9,6% escludendo gli asmatici allergici) ma anche dopo (fino ai 44 anni oscilla attorno al 13%). La congiuntivite allergica è spesso associata alla rinite (oculorinite) e consiste in un’infiammazione dell’occhio. Il bambino può strofinarsi gli occhi frequentemente con le mani, peggiorando ulteriormente l’infiammazione stessa. In questo caso potrebbe essere utile l’impiego di colliri antistaminici e cortisonici, di antistaminici per via orale e, in un periodo in cui i pollini non sono abbondanti, di un vaccino (terapia desensibilizzante specifica). Quest’anno la quantità di pollini dell’aria risulta essere particolarmente elevata a causa delle frequenti piogge e dei numerosi cicli di impollinazione. Alcuni scienziati, inoltre, sostengono che l’associazione di smog e pollini sia particolarmente deleteria perché contribuisce a sensibilizzare l’organismo. L’allergia può essere perenne o stagionale, a seconda che sia causata da un allergene presente tutto l’anno o soltanto in determinati periodi.

Fonti: Ospedale Bambino Gesù, Istat

Ultima modifica: 20 luglio 2012 .

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